drammaturgia
ricci/forte
movimenti
Marco Angelilli
direzione tecnica
Stefano Carusio
assistente regia
Elisa Menchicchi
regia
Stefano Ricci
Andrea Pizzalis
Fabio Gomiero
Giuseppe Sartori
+ 13 performer in via di definizione
una produzione ricci/forte in coproduzione con Romaeuropa Festival Festival | CSS Teatro stabile di innovazione del FVG | Festival delle Colline Torinesi | Centrale Fies
Un tracciato geoemotico. Un percorso iniziatico sotto l'epidermide di Chuck Palahniuk. Un diagramma sulle contraddizioni dell'Uomo Oggi, con i suoi crolli e le sue stampelle fisioterapiche d'appoggio. Un regno della mediocrità, di rivolta autolesionista, di degenerazione etica che si plasma, si schianta, si erge di nuovo e prende forma attraverso un incessante assaggio della Vita reale e delle sue infinite varianti di sopravvivenza. Una restituzione dickensiana nella sua parabola sociale, illividita dalle luci di un'epoca postindustriale ormai in ginocchio nella quale l'involuzione politica dei nostri Stati Territoriali e l'evoluzione percettiva del nostro Stato Personale scratchano furiosamente. Fuori dai clichè, perché la frontiera di ognuno non è mai una caricatura quando la si osserva con sguardo lucido e bianchezza di cuore.
Una mappatura in cui le individualità si sovrappongono con le ossessioni proprie e altrui edificando un alfabeto comune: l'ologramma di una simil_esistenza, in un simil_Pianeta Terra dove, non rintracciando barlumi di autenticità vitale, forse lo sport migliore è praticare una sana imitazione della Morte.